
Marco Cavax: la mia strada da dj
Marco Cavax. Fra i dj italiani più conosciuti nel panorama degli eventi by night. Un timbro musicale che si riconosce immediatamente. Una maturità artistica conquistata in tanti anni.
Da 10 anni è resident dj della famosissima spiaggia Papeete Beach di Milano Marittima. Oltre a ciò è presente in tantissimi club di importanza assoluta ogni weekend.
Una passione nata da ragazzino
“Ricordo chiaramente un episodio della mia infanzia. Fu quando mi regalarono alle elementari la compilation “Bimbo Mix” per il Walkman.” – “Per me rappresenta quasi un segno” ci dice sorridendo Marco Cavax.
“Iniziai poi a frequentare le discoteche al pomeriggio. Ci andavo di nascosto e vedendo i dj mixare i dischi pensavo che mi sarebbe piaciuto diventare come loro. Mi chiedevo come fosse vedere la reazione del pubblico dalla consolle”.
“Piano piano ho iniziato ad avvicinarmi al mondo dei dj e alle prime esperienze”.
Dieci anni fa: il mio primo Papeete Beach
“Nel 2008 ho suonato per la prima volta al Papeete Beach di Milano Marittima. Le prime date furono collaborazioni con locali veneti per cui lavoravo” – ci racconta Marco Cavax.
“Il mio modo di lavorare piacque alla direzione della spiaggia che piano piano mi ha coinvolto appieno in questa famiglia.” – “Sicuramente è un onore poter lavorare costantemente per un brand così importante.”
Papeete Beach e il Beach Party – la formula giusta
“Sicuramente il Beach Party è la formula giusta per il divertimento estivo. E’ una cosa su cui l’Italia dovrebbe investire di più. Abbiamo tantissimi chilometri di spiaggia lungo tutto il nostro paese.”
“Bisogna per forza ballare in spiaggia. Bisogna godersi il patrimonio di location fantastiche di cui godiamo.”
L’Italia che unisce divertimento e cultura
“Penso sia sbagliato dover andare altrove per trovare divertimento sano in spiaggia. Anche quest’estate ho sempre lavorato a Palma de Mallorca e Formentera. In queste località si trova solo il mare bello.”
L’Italia invece unisce paesaggi naturalistici e turistici fenomenali alla cultura dell’entroterra.” – Tutto questo non si trova in altri posti”.