Abbiamo incontrato Sandro Murru Kortezman, dj producer sardo con trent’ani di carriera alle spalle. “Credo di aver prodotto e suonato qualcosa come 250 tracce”, dice sorridendo. Negli anni ’90 Sandro Murru portava avanti il progetto Blackwood, poi sono arrivate le hit con Chase, tra cui “Obsession” e “Stay with You”. Successivamente, dal 2000 in poi, ecco la collaborazione con Stefano Noferini in tanti progetti tra cui The Rumbar… Tra un disco e l’altro, tante serate e tanta radio.
Che cosa stai facendo nel tuo studio in questa calda estate 2020?
Ho preparato i nuovi remix di un mio singolo storico, “Rumba Latina”. E’ uscito in ben cinque nuove diverse versioni su Molto Recordings. E non è tutto, sto lavorando anche ad un nuovo brano chiamato “Freedom”. E’ un pezzo tech house molto curato, anche dal punto di vista del testo. L’ho prodotto con Joe Bertè e Adam Clay, la voce di di “Mr. Babylonia” e “Follow my Pamp”, la hit di Andrea Damante.
Come racconteresti ad un marziano il sound di questo periodo?
A mio parere sta ritornando la house music in tutte le sue sfaccettature, compresa anche quella latina che io amo tanto. Il reggaeton a livello pop non è in calo, ma ripeto la tenenza è house… e a me fa grande piacere.
E tu, che musica stai ascoltando?
Adoro il sound funky house e la tech house. Sono generi in continuo rinnovamento, in continua evoluzione. Scoprire nuovi talenti e tracce di qualità nei vari shop online o ascoltando i set di tanti colleghi è sempre piacevole.
Che musica proponi nelle tue serate?
Quest’estate, visto che le disco non sono ancora del tutto ripartite, è un momento di ripartenza dedicato a melodie e divertimento. Ogni martedì e venerdì sono alla Terrazza del Lazzaretto di Cagliari, mentre il sabato mi sposto American Beach sulla spiaggia della Maddalena, a Capoterra (CA). Prima, dopo e durante la cena, la gente in questo periodo vuole cantare. Per questo propongo tutto quello coinvolge, anche senza ballare e scatenarsi. Il motto “canta che ti passa” funziona ancora. E d’estate, vicino al mare, i sorrisi sono garantiti. Trasmettere sicurezza ed energia da parte di noi artisti per una pronta ripartenza dopo lo stop è fondamentale.
E’ cambiato il tuo modo di lavorare in studio di registrazione?
Si, è molto cambiato. Si lavora soprattutto da soli anche in studio, ma grazie allo smart working e al web si raggiunge ormai chiunque: artisti, altri dj, cantanti, tecnici che si occupando del mastering, strumentisti… Restare in contatto creativo è sempre possibile.